Era stato sequestrato in seguito all’incidente che ha causato la morte di Alessandro Morricella, l’Altoforno 2, dalla Procura di Taranto, proprio il giorno del suo funerale. Il provvedimento è stato disposto dal sostituto procuratore della Repubblica Antonella De Luca e dal procuratore aggiunto Pietro Argentino, facendo leva – scrive il Quotidiano – sull’articolo 85 delle disposizioni di attuazione del codice di rito, che permette il dissequestro temporaneo per eseguire specifiche prescrizioni. Tra queste:
- effettuazione anali di rischio finalizzata a individuare le cause incidentali dell’infortunio dell’8 giugno
- aggiornamento delle procedure operative relative alla gestione ordinaria e in emergenza degli altoforni
- aggiornamento pratiche operative connesse con la gestione ordinaria e di emergenza degli altoforni
- definizione di un piano di intervento immediato e di manutenzione straordinaria
- definizione dei fattori di rischio derivati dall’errore umano e all’insorgenza di eventi anomali in impianto
Scrive Campicelli sul Quotidiano di oggi, quali sono i tredici interventi che bisognerà affettuare entro il 30 novembre prossimo per rendere sicuro l’Afo2. Tra questi:
- realizzazione sistema di tracciatura MaT e MaF
- automazione del prelievo della temperatura della ghisa (l’operaio martinese è deceduto proprio in seguito a questa operazione)
- installazione di sensori di rilevamento del livello di ghisa colata nel carro siluro
- realizzazione di accorgimenti tecnologici e delle aree coperte da destinare al deposito dei materiali in ingresso in altoforno
- progettazione interventi per la realizzazione della segregazione visiva del campo di colata
- definizione di un piano di controllo dei componenti del processo di “tapping”
- un programma per la manutenzione e i controlli
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