Come vi avevamo annunciato a fine novembre il 21 dicembre sarebbe stato un altro giorno-chiave nella vicenda legata all’omicidio di Annina Brigida, l’anziana uccisa nel centro storico di Martina Franca nella notte del 6 maggio 2013. La Corte di Assise di Appello di Taranto alle 15:00 di oggi in riforma della sentenza di I° grado ha infatti assolto Mattia Cardone (difeso dagli legali Leo Cassano e Gaetano Cimaglia) e Pierpaolo Calella (difeso dall’avvocato Franz Pesare).
In primo grado i due erano stati condannati ad una pena di 16 anni (ottenuti grazie ad una riduzione per attenuanti generiche), accusati in concorso con Nico D’Aversa, Giuseppe Montanaro e Andrea Luprano di aver provocato la morte della donna mediante soffocamento. Nel dettaglio, D’Aversa e Luprano si sarebbero introdotti nella casa della donna col secondo che – per evitare la reazione della vittima – l’avrebbe soffocata applicandole un lembo del lenzuolo alla bocca. Terminata l’azione, e con l’appoggio degli altri 3 a far da “pali”, i due sarebbero usciti di casa prelevando 150 euro.
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