Dopo l’oscuramento di Martina Franca e Locorotondo durante la 7^ tappa del Giro d’Italia di venerdì scorso l’on. Gianfranco Chiarelli (DIT) ha inviato un’interpellanza al Presidente del Consiglio, e al Presidente Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi:
Molto grave quanto accaduto durante il passaggio della settima tappa del giro di Italia nel centro abitato di Martina Franca e successivamente in quello di Locorotondo. La Rai ha deliberatamente oscurato il transito nelle due città con motivazioni al momento non rese ufficiali. Al di là delle possibili ragioni, che andranno necessariamente chiarite, resta il fatto che la Televisione di Stato, che si finanzia anche con il canone di tutti i cittadini, non può assumere atteggiamenti in ogni caso discriminatori e di esclusione. E’ necessario che il governo e la commissione di vigilanza facciano chiarezza e che si compensi il grave danno subito con la realizzazione di programmi televisivi che diano visibilità al nostro territorio. Per questo già domani, alla riapertura dei lavori parlamentari, presenterò una interpellanza parlamentare.
(ecco il testo integrale, ndr):
Interpellanza al Presidente del Consiglio, e al Presidente Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Per chiedere, premesso che:
- In data 12 maggio 2017 si è svolta la settima tappa del Giro di Italia che da Castrovillari ha condotto i ciclisti al traguardo di Alberobello (BA)
- Lungo il percorso è stato previsto il transito di alcuni centri abitati tra cui Martina Franca e Locorotondo.
- In previsione di tale passaggio entrambe le città hanno predisposto tutti i necessari provvedimenti per la sicurezza e per offrire ai corridori una adeguata accoglienza lungo il percorso.
- Tutto il territorio ha profuso uno sforzo straordinario per assicurare le condizioni ottimali per la manifestazione sportiva, con notevole impiego di risorse economiche ed umane. L’intera popolazione ha partecipato con entusiasmo ai preparativi offrendo ogni tipo di supporto anche sottoponendosi a necessari sacrifici come quelli derivanti dal prolungato blocco della circolazione stradale su importanti arterie stradali.
- E’ noto come entrambe le località, al centro della Valle d’ Itria, siano interessate allo sviluppo di attività turistiche, già in ogni caso presenti, per cui la visibilità mediatica a livello nazionale avrebbe avuto un impatto molto positivo.
- Inoltre, molti cittadini impegnati al lavoro o impediti per varie ragioni, persone anziane, ammalati, diversamente abili, avrebbero potuto partecipare all’evento attraverso le riprese televisive.
- Ciò non è stato possibile per una deliberata decisione della regia RAI di oscurare il passaggio nei due centri facendo passare in video pubblicità. (vedi articoli di giornale allegati)
- Tale decisione ha mortificato le aspettative dellapopolazione, ha di fatto posto in essere un atto indiscutibilmente discriminatorio, ha privato tutto il pubblico televisivo, peraltro internazionale, di una parte importante dell’evento che, ancorché di natura sportiva è strumento di promozione sociale, culturale, turistica del nostro Paese.
- Per quanto pleonastico si ricorda qui che la RAI svolge servizio pubblico, sostenuta anche dal canone pagato da tutti i cittadini italiani, in qualunque condizione e in qualunque luogo del Paese risiedano, a prescindere dal contesto.
Se ritengano di promuovere una attività ispettiva per chiarire quanto accaduto e, nel caso, assumere provvedimenti a carico dei responsabili.
Se intendano disporre, a parziale compensazione, la realizzazione di servizi televisivi utili a promuovere il territorio, ingiustamente penalizzato in questa occasione.
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