Decreto Sicurezza. Franco Ancona: ” La Costituzione è la nostra stella polare”

Il sindaco Franco Ancona si unisce al coro delle proteste a proposito dell’applicazione della legge 113/2018 su sicurezza e immigrazione. Poche ore fa è arrivata la dura presa di posizione da parte di Antonio Decaro, presidente ANCI e Sindaco di Bari, che ha risposto a tono al vice primo ministro Salvini che nelle scorse ore ha dichiarato che fare il sindaco sia in realtà una pacchia. Franco Ancona ha deciso di dare eco alle parole del sindaco Decaro condividendo le preoccupazioni e le perplessità sul cosiddetto “Decreto Sicurezza”. Di seguito il comunicato stampa.

Esprimo profonda preoccupazione per gli effetti della legge 132/2018 riguardante sicurezza e immigrazione che avrà non poche ricadute negative per le comunità locali.
Come ha puntualmente rilevato il presidente dell’Anci Antonio Decaro “La norma mette i Sindaci in una posizione di difficoltà” ed è fortissimo il rischio che l’impianto normativo della legge sia in palese contrasto con la Carta costituzionale e con i Trattati internazionali che tutelano i diritti umani fondamentali, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti umani proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1948.

Per questo ringrazio il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando per l’iniziativa che ha assunto evidenziando le criticità della legge.
Le misure previste impatteranno negativamente sulle nostre comunità locali che dovranno gestire, paradossalmente, maggiore disagio e insicurezza. Basti pensare all’inspiegabile ridimensionamento degli Sprar, alla mancata accoglienza per i richiedenti asilo (sia ben chiaro non criminali ma rifugiati) e a tutti coloro i quali oggi risiedono legalmente in Italia pagando regolarmente tasse e contributi e che tra poche settimane potranno essere considerati, di fatto, illegali. Tutto ciò incentiverà la criminalità e il malaffare oltre ad aumentare il ruolo dei grandi centri di gestione migratoria.

D’altro canto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel firmare il decreto legge, ha inviato contestualmente al Presidente del Consiglio una lettera di accompagnamento ricordando gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato, citando in particolar modo l’articolo 10 della Costituzione che prevede la conformità del nostro ordinamento giuridico alla norme del diritto internazionale.
Ricordo che lo Sprar di Martina Franca è stato premiato tra le realtà virtuose europee pèr le migliori pratiche dell’accoglienza, integrando uomini e donne rifugiati politici alla vita sociale della nostra Comunità. Salvo qualche rara eccezione, può dunque considerarsi come una esperienza molto positiva, anche grazie alla sensibilità dell’intera Comunità martinese.
Ricordo anche che la Città di Martina Franca ha celebrato, nell’anno appena trascorso, il 70° anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione italiana, rivolgendosi soprattutto alle giovani generazioni con numerose iniziative di approfondimento e di studio.
In tali incontri, ho consegnato personalmente agli alunni delle scuole una copia della Costituzione che deve rappresentare per tutti noi la stella polare di riferimento.

Auspico, quindi, che con la collaborazione mai venuta meno dell’Anci, si ponga rimedio per definire meglio le modalità di attuazione e porre gli inevitabili correttivi alla legge.

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