Il GP del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps, partenza alle 15.10, è la settima gara di un campionato che definire anonimo è davvero poco. In queste prime gare ha vinto solo la noia, con la forza delle Mercedes contrastate solamente da un superlativo Verstappen e da qualche colpo di scena. Dietro di loro tutti gli altri.
Le Ferrari, che sta vivendo una delle sue stagioni più difficili, non tanto per i risultati in pista, ma per la sensazione di arrendevolezza che si respira ad ogni intervista, partirà dalla 13° e dalla 14° posizione.
L’Alfa Romeo Racing, cliente Ferrari, partirà nuovamente dal fondo con Raikkonen in 16° posizione e Giovinazzi in 18°.
Lo stesso pilota martinese, unico italiano in pista, che sembrava finalmente poter giocarsi l’accesso in Q2 nelle qualifiche del sabato, ha dovuto arrendersi all’ultimo giro dove, per sua stessa ammissione, ha commesso un piccolo errore che l’ha di fatto tagliato fuori dalla lotta.
“Gli altri alla fine della qualifica trovano sempre un po’ di margine – ha dichiarato Giovinazzi alla stampa a fine qualifica. Eravamo messi abbastanza bene, ma abbiamo di nuovo mancato l’ingresso in Q2. Ho commesso un piccolo errore che probabilmente mi è costato la possibilità di superare il taglio. Alla fine però non cambia molto. Domani potrebbe esserci maltempo e ci sarà per noi l’occasione di provare a raccogliere qualche punto”.
Purtroppo sarà un campionato di sofferenza per i tifosi italiani. Sia Ferrari che Alfa Romeo sono in crisi, le prestazioni delle monoposto non sono adeguate alle aspettative. I piloti, unica nota positiva, provano a limitare i danni, ma per Vettel e Giovinazzi il tempo stringe. Entrambi si stanno giocando le loro carte per il futuro in Formula 1, ma mentre il pilota Ferrari ha dalla sua una storia gloriosa fatta di vittorie, il pilota martinese ha solo se stesso. Deve dimostrare in fretta il suo valore per non rischiare di trovarsi fuori dal circus. Certo che con questa monoposto e le strategie non sempre a suo favore il compito è davvero difficile.
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