F1. Ufficiale, Alfa Romeo licenzia Giovinazzi: in arrivo il cinese Zhou e 30mln dagli sponsor

Dopo i rumors delle scorse settimane, le anticipazioni e le smentite di circostanza, alcune fughe di notizie dalla Cina (come quella di un grosso concessionario Alfa che negli scorsi giorni aveva scoperto un’enorme vetrata con tanto di anticipazioni sul futuro driver) e una sequela di errori e di autentiche nefandezze compiute dal team, arriva l’ufficialità: Antonio Giovinazzi è stato licenziato da Alfa Romeo Racing Orlen, dopo 59 GP e un quinto posto a Brasile 2019.

Il team Sauber, motorizzato Ferrari e che del Biscione ha solo il logo sul cofano e l’intestazione nel nome del team (e chi lo scrive ricorda bene cosa fosse la vera Alfa negli anni della gloriosa 155 DTM), ha salutato il driver martinese con una scarna nota apparsa sul sito ufficiale: “Giovinazzi lascerà il team alla fine del 2021. Professionista incredibile, ha contribuito alla crescita del team dando sempre il 100%, dentro e fuori dalla pista. Alfa Romeo augura ad Antonio il meglio per il suo futuro”.

Dichiarazioni di circostanza rese ancora più discutibili dal virgolettato del Team Principal Frédéric Vasseur: “Salutare un pilota non è mai facile, specie con Antonio che è stato parte del team per tanto tempo. Conserveremo i ricordi dei bei momenti e faremo tesoro di quelli cattivi (spesso appuntabili a un box che ha preferito il pensionando Kimi e che quando ha potuto ha messo il martinese in difficoltà, nda) sapendo che questi momenti ci hanno fatto crescere insieme come una squadra. Auguriamo ad Antonio il meglio per il suo futuro ma prima di questo abbiamo ancora tre gare dove raggiungere ottimi risultati insieme e finire al meglio la stagione“.

Appiedato Antonio (che da rumors dei box nel 2022 punterà al WEC o all’Europeo GT) il team col Biscione sul cofano accoglierà il semisconosciuto cinese Guanyu Zhou, 22enne proveniente dalla F2 e con un solo grande merito: essere un pilota con una valigia colma di decine di milioni di euro (si dice una trentina) provenienti dagli sponsor e col diretto supporto del governo cinese, che negli ultimi anni ha visto lo sport come un enorme volano di promozione a livello internazionale. Una mossa dai contenuti sportivi praticamente inesistenti e rispondente a una sola logica: quella del team di incassare una cifra importantissima e quella di Alfa di aprirsi maggiormente al mercato asiatico.

Meritocrazia al potere.

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