Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto: stanziati 150 milioni per impianti e infrastrutture

Con lo stanziamento di 150 milioni di euro approvato nella notte in Commissione bilancio, torna il sereno sui Giochi del Mediterraneo che si celebreranno a Taranto nel 2026”. Questo il commento del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) che nei giorni scorsi aveva espresso forte preoccupazione per la cancellazione delle risorse per lo svolgimento dei Giochi.

Ne avevo parlato con il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò – ricorda Di Gregorio – e più volte ho sollecitato i parlamentari pugliesi del Pd ad unire le forze anche con i rappresentanti di altre compagini politiche per non perdere questa grande occasione. I Giochi del Mediterraneo, infatti, hanno in Taranto la sede principale, ma sarà coinvolta quasi tutta la Puglia. Fondamentale si è rivelato il gioco di squadra – aggiunge Di Gregorio – e, da quanto riferiscono le cronache parlamentari, positivo è stato il ruolo svolto dal ministro Carfagna. Dopo l’ok della Commissione Bilancio serviranno ora una serie di decreti attuativi per l’utilizzo delle risorse mediante un’intesa con la Regione e con gli Enti che concretamente provvederanno alla cantierizzazione delle opere”. 

I 50 i milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione serviranno per avviare gli interventi mirati a realizzare gli impianti e le infrastrutture necessari affinché i Giochi del Mediterraneo si tengano nel migliore dei modi, come previsto, tra 4 anni a Taranto.

Nicola Oddati, commissario provinciale del Partito Democratico interviene così sulla notizia diffusa nelle ultime ore.
Risorse che si aggiungono ai 4,5 mln stanziati grazie ad un emendamento a firma dell’onorevole Pagano alla legge di bilancio 2021. Primi finanziamenti questi che hanno permesso di avviare la macchina dell’organizzazione (costituzione del Comitato e progettazioni) per passare ora, sebbene in ritardo, alla fase che permetterà di rendere l’ambiente che ospita la ventesima edizione dell’evento sportivo, all’altezza delle aspettative”.

Un contributo importante inoltre al cambiamento del volto della città di Taranto, che mostra ogni giorno la grandissima volontà ed il bisogno di voltare pagina. Taranto città più moderna e accessibile, quindi più europea”.
Va aggiunta poi – conclude Oddati – una particolare nota per sottolineare il significato che una manifestazione sportiva di queste dimensioni (coinvolge ben 26 Paesi che si affacciano in gran parte sul Mar Mediterraneo) assume in un momento storico così complicato perché caratterizzato da una guerra fratricida, inaccettabile e sanguinosa. Ben vengano competizioni sportive che vedono diverse Nazioni contrapposte, ma solo sul terreno di gioco”.


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