Lisetta Carmi non c’è più. Ha inventato la Valle d’Itria.

Lisetta Carmi, Janki Rani, ha lasciato il corpo terreno. È un giorno triste, è un giorno di festa. Fotografa, artista, negli anni settanta acquista un trullo in Valle d’Itria e dopo pochi anni fonda l’ashram Bhole Baba, per tramandare gli insegnamenti di Shri Babaji, il primo centro di preghiera fuori dall’India.

Per chi voglia dare un ultimo saluto a Janki Rani, si trova nella sala di commiato di fronte alla pineta e vicino alla chiesa di San Quirico oggi e domani. Giovedì mattina partirà per Foggia per la cremazione.

Nata nel 15 febbraio 1924 a Genova, è costretta a rifugiarsi in Svizzera a causa delle leggi razziali (qui una sua breve biografia). Nei canali di aggiornamento legati all’ashram, si legge che ha avuto un malore il 29 giugno scorso.

Lisetta Carmi ha inventato la Valle d’Itria che conosciamo oggi, ha tracciato quel percorso che ha determinato l’identità del nostro territorio, facendolo diventare tempio di uno stile di vita fondato sul rispetto, attirando tra Cisternino, Ostuni e Martina Franca, in questi cinquant’anni artisti e intellettuali, personaggi che hanno contribuito a far conoscere la Valle e la sua bellezza, e il legame profondo tra la terra e gli uomini. Una Valle d’Itria che non aveva bisogno di piscine per attirare le menti, che non aveva bisogno di resort, che non aveva bisogno di svendersi per darsi valore. Ci auguriamo che il suo ricordo viva e continui a brillare come stella polare.

Il sindaco di Cisternino, Luca Convertini, la ricorda così:

“Questo è sicuramente un anno diverso e per alcuni aspetti pieno di sentimenti e incertezze. Cara Lisetta tu hai vissuto sentendoti diversa dagli altri sperimentando l’amore per chi soffre, per chi ha lottato e lotta per la libertà. Quella libertà che sempre hai cercato e che dicevi di aver trovato nella tua quinta vita oggi l’hai finalmente realizzata in pieno. Questo giorno che da tempo chiedevi si realizzasse oggi è qui. Mi dicevi che il tuo compito era da tempo stato eseguito e attendevi il tuo Babaji, ma nel frattempo ancora una volta mi colpiva la tua vitalità. Sei stata un’artista straordinaria, fotografa e fedele messaggera dell’insegnamento di vita del tuo BABAJI qui in Valle d’Itria. Hai realizzato il tuo ashram legandoti a questa umile terra di lavoratori generosi. Hai voluto in ultimo offrire alla comunità di Cisternino la tua testimonianza con alcune donazioni di opere della tua vita a testimoniare soprattutto ai giovani il senso della vera umanità che va perseguita in verità, amore e semplicità. Il mio rammarico per non essere riuscito ultimamente nel portarti i miei figli che tanto volevi rivedere ma che ora avrai modo di apprezzare dalla tua naturale nuova spiritualità. Om Namah Shivaya”.

A lei è stato dedicato un bellissimo podcast che si può ascoltare gratuitamente su Raiplay

(Fonte foto)

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