Non può entrare in casa per i lavori in corso. I vigili erano all’insediamento del parroco

Un cumulo di terreno davanti all’ingresso di casa ha impedito a una famiglia abitante in via Donizetti di poter entrare in casa, scaricare l’auto della spesa e quindi ritirarsi, costringendo marito e moglie a dormire altrove. L’impossibilità di entrare in casa è stato segnalato dalla cittadina al centralino della Polizia Locale, intorno alle 18.00, ma pare che nessun vigile potesse intervenire sul posto perché impegnati a gestire “l’incolumità della popolazione” per l’insediamento del nuovo parroco alla Santa Famiglia e di chiamare i carabinieri. Anche in questo caso, però, la donna sembra non sia stata fortunata perché i militari non hanno mandato nessuno sul posto, suggerendo di fare foto e denunciare.

Senza altra porta a cui bussare, la donna si è vista costretta a condividere questa storia con ValleditriaNews. Nel frattempo, però, alle 22.00 viene contattata dall’assessore Gianfrate, a cui aveva provato a chiamare prima, che si impegna a prendere in mano la situazione già dalla mattina. L’assessore si è recato sul posto intorno alle 12.00, secondo quanto abbiamo appreso, e alle 12.50 è stato possibile, come da foto, rientrare in casa.

L’accesso all’abitazione, liberato solo oggi alle 12.50

Non tocca a chi scrive definire la gravità dell’episodio, ma non possiamo non ricordare che questa testata da tempo denuncia una certa mancanza di attenzione da parte del Comune sul controllo dei lavori pubblici, e manco a farlo apposta proprio lunedì avevamo raccontato che in via Donizetti l’azienda che operava per gli scavi aveva deciso di impedire i parcheggi, nonostante il divieto fosse scaduto da giorni. Spiace che si devono creare queste situazioni perché si decida di prendere di petto un disagio che poteva benissimo essere evitato.

Non sappiamo, al momento, che conseguenze ci saranno per la ditta, e ci auguriamo che non finisca tutto con una lavata di testa, perché di fatto si è impedito ad una famiglia di tornare a casa. Ci auguriamo anche che ci venga fornita, a noi, alla famiglia ma anche alla città, una versione ufficiale che spieghi quanto accaduto.

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.