Deteneva illegalmente reperti archeologici. Denunciata 48enne martinese

Nella prima mattinata di ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Martina Franca (TA), a conclusione di una lunga attività d’indagine, a seguito di una perquisizione effettuata presso un’abitazione del centro cittadino, hanno denunciato in stato di libertà una 48enne del posto per il reato di ricettazione di reperti archeologici.

Presso il domicilio della donna sono state rinvenuti e sottoposti a sequestro quattro anfore, una brocca e alcuni frammenti di vasellame in terracotta, che immediatamente analizzati dal personale specializzato della Sovrintendenza Archeologica delle belle arti di Taranto sarebbero stati riconosciuti come beni autentici, risalenti al III-IV secolo a.c..

Il materiale, date le evidenti tracce di concrezioni terrose, solidificazioni calcaree e in alcuni casi, fratture, potrebbe derivare da scavi non autorizzati del sottosuolo.

L’attività testimonia la grande attenzione rivolta alla tutela del patrimonio culturale da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, ben consci di quanto preziosi siano i reperti come quelli rinvenuti, che raccontano e testimoniano la storia del territorio jonico, ricco sotto il profilo archeologico e che, grazie all’intervento dell’Arma, saranno presto restituiti alla cittadinanza, cui legittimamente appartengono.

Infatti, dopo il consenso della magistratura jonica, le anfore, la brocca ed i frammenti, di inestimabile valore, verranno consegnati ed esposti al Museo Archeologico di Taranto.

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