Il Partito Democratico ha un nuovo segretario ed è donna: Elly Schlein, classe 1985, già vicepresidente dell’Emilia Romagna, e attualmente deputata della Repubblica, con cittadinanza anche statunitense e svizzera. Ha vinto la competizione delle primarie, con oltre il 53,8% dei voti, calcolato all’80% dei seggi scrutinati, a cui ha partecipato oltre un milione di cittadini, di cui circa 83mila in Puglia.
A Martina Franca, dove hanno partecipato al voto 612 cittadini, ha vinto ma di misura Stefano Bonaccini, sostenuto dall’area vicina a Palmisano e Pentassuglia, ma anche da Michele Emiliano e da Antonio Decaro. Ma nella provincia di Taranto ha prevalso la nuova segretaria, sostenuta attivamente dalla nuova dirigenza locale, guidata da Alba Lupoli.
Stefano Bonaccini | 328 |
Elly Schlein | 276 |
Bianche | 3 |
Nulle | 2 |
Mentre in Puglia vince Bonaccini, in provincia di Taranto e di Brindisi le preferenza vanno all’ex vicepresidente dell’Emilia Romagna.
Stefano Bonaccini | 45.531 |
Elly Schlein | 35.880 |
Bianche | 312 |
Nulle | 220 |
Stefano Bonaccini | 4.922 |
Elly Schlein | 5.500 |
Bianche | 28 |
Nulle | 35 |
Cosa cambierà?
Il consenso alla nuova segretaria sembra essere il risultato di una reazione al Governo di destra della Meloni, ma anche ad un certo tono sfocato che il Partito Democratico, perno del centrosinistra italiano, che ha assunto negli ultimi tempi. La mobilitazione per la Schlein sembra indicare un percorso preciso che gli elettori di centrosinistra hanno indicato al Pd, più chiaramente determinato su posizioni progressiste. Ora toccherà ai dirigenti locali tradurre questo mandato in azioni concrete, capaci di influenzare le amministrazioni guidate dai dem, come quella di Martina Franca, dove però, al momento del congresso, è venuta alla luce la profonda frattura.
Quale sarà il nuovo rapporto tra partito e Amministrazione, considerando il chiaro segnale che hanno inviato gli elettori, è tutto da vedere, ma la storia recente ci ha insegnato un certo adattamento – anche superficiale – alla maggioranza, qualunque essa sia. Certo bisognerà considerare anche cosa si deciderà di fare coi figliol prodighi che nell’estate scorsa sono passati in Visione Comune e che sicuramente non vorranno perdere l’occasione di visibilità offerta dalle posizioni di Elly Schlein.
Toccherà, appunto, ai dirigenti locali, connotare in maniera definita le nuove posizioni del Pd guidato dalla Schlein, che ha già dichiarato le priorità:
“Cari tutti, care tutte. Ce l’abbiamo fatta. Vi sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto una piccola rivoluzione. Anche questa volta non ci hanno visto arrivare” ha detto Schlein dal suo comitato elettorale in zona Testaccio a Roma. “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi. Voglio ringraziare il segretario uscente Enrico Letta che ho sentito poco fa e a tutta la segreteria. Domani ci accorderemo per il passaggio di consegna” ha aggiunto. “Saremo un gran problema per il governo di Giorgia Meloni” ha detto ancora Schlein. “Da oggi – ha aggiunto – daremo un contributo per organizzare l’opposizione in Parlamento e in tutto il Paese. A difesa di quell’Italia che fa più fatica – ha sottolineato la vincitrice delle primarie dem -, a difesa di quei poveri che il governo colpisce e non vuole vedere, dei lavoratori e lavoratrici precari, sfruttati, per alzare i salari e le loro tutele”. “La sicurezza sul lavoro e per difendere la scuola pubblica come primo grande strumento di emancipazione sociale, nel momento in cui il governo tace davanti ad una aggressione squadrista – ha proseguito Schlein -. Saremo al fianco degli studenti e delle studentesse e non li faremo passare”. “Saremo qui a fare le barricate contro ogni taglio o privatizzazione alla sanità pubblica”, ha ribadito la segretaria del Pd.
fonte: Agenzia Nova
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