“Rispettatevi e vogliatevi bene ogni giorno della vostra vita”. È questo l’insegnamento di Michele Nucci, fresco centenario – gli anni compiuti giovedì scorso – ripetuto come mantra ai suoi amati famigliari. Sicuramente è l’apprendimento più grande che Michele Nucci ha appreso nell’arco della sua vita, giovane martinese coinvolto suo malgrado nella Seconda Guerra Mondiale, ma fortunatamente presto riformato per problemi cardiaci. Da allora, racconta la famiglia, grazie all’intraprendenza di Daniela Nardelli, nipote acquisita, una vita da contadino fino a sessant’anni, poi tranquillità e cibo sano.
Il suo compleanno, il quindici novembre scorso, è stata l’occasione per riunire la famiglia, ma anche per accogliere il consigliere comunale Antonio Curia, delegato ai Comitati di Quartiere, che ha portato i saluti di Palazzo Ducale. Al riconoscimento dell’Amministrazione, Nucci ha chiesto di ringraziare: «il Signor Sindaco oltre che l’intera città da parte sua!». Michele è il settimo centenario martinese.
Curia commenta così l’esperienza: “Conoscevo Michele da quando sono nato e più volte l’ho incontrato nel palazzo dove vivo da sempre, perché li vive suo figlio Vincenzo, famiglia a cui sono legato affettivamente e lo sono con lui ancora le mie figlie. Non lo vedevo da moltissimo tempo, perché a dire dei figli trascorre in casa il suo tempo, tra i suoi ricordi, e non sapevo avesse raggiunto cosi, con tale lucidità, cento anni. Non ci tocca che onorarlo, non solo per aver raggiunto un’età che non è concessa a tutti, ma per essere ancora esempio di signorilità e gentilezza. Il momento della consegna del riconoscimento comunale mi ha lasciato un profondo carico di amore”.
Michele Nucci ha due figli maschi, Luca e Vincenzo, quattro nipoti e tre pronipoti. La più piccola ha quattro anni.
Secondo le statistiche, in Italia, i centenari sono in aumento, ed è un fenomeno ovviamente legato all’invecchiamento della popolazione, che vive meglio, mangia meglio e può accedere più facilmente alle cure. Nel 2021 i centenari erano oltre diciassettemila, secondo i dati Istat, e nel 2023, secondo stime dell’istituto nazionale, supererebbero i ventiduemila, tanto che la comunità scientifica inizia a parlare di «quinta età», cioè dai novant’anni i su. Le ragioni di tale fenomeno sono diverse: «I geni – precisa Marchionni, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica- impattano per non più del 30% mentre per il resto, a pesare, sono gli stili di vita. In primis una dieta mediterranea, con poche calorie, ricca di frutta, verdura e omega 3. Tra le condizioni che accomunano super centenari vi è il mantenere relazioni sociali, vivere a casa propria ed evitare la sedentarietà, mantenendo un’attività fisica moderata continua, come comminare». E il nostro Michele Nucci ne è un esempio.
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