Diritti di superficie. Via libera al mercato degli appartamenti di edilizia convenzionata

Grazie a quanto deliberato martedì scorso dal Consiglio comunale di Martina Franca, si potranno vendere gli appartamenti realizzati in edilizia convenzionata a prezzi di mercato. In sostanza, per chi non è toccato direttamente dalla questione, gli appartamenti realizzati dalle cosiddette cooperative, che sfruttavano la possibilità di ricevere gratuitamente il terreno su cui costruire dal Comune, a patto di vendere gli appartamenti a persone con redditi bassi, a prezzi bloccati, potranno essere venduti a prezzi di mercato, come ad esempio gli appartamenti Marcoop di Montetullio, recentemente efficientati grazie al superbonus.

La vicenda, che poteva diventare un successo bipartisan, si è trasformata in occasione di polemica politica, fino a vedere l’Udc uscire fuori dalla Sala Consiliare, a causa, sembra, di un battibecco politico tra la consigliera Lillo di Fratelli d’Italia e il consigliere Serio di Visione Comune.

Quest’ultimo commenta così: “Il regolamento approvato martedì è molto importante in quanto consentirà ai tantissimi martinesi titolari di diritti su immobili costruiti a partire dagli anni ‘80 nell’ambito di interventi di Edilizia Residenziale Pubblica, di attuare finalmente la facoltà concessa dal Legislatore di trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà o di rimuovere i vincoli previsti nelle convenzioni, ai sensi dell’art. 31 comma 45 e seguenti della legge n.448/98. Il regolamento, come era giusto che fosse, ha trovato il consenso di quasi tutta l’opposizione, trattandosi di un provvedimento che incide concretamente e positivamente sulla vita di molti cittadini. Purtroppo il maggiore gruppo di opposizione, l’UDC, nonostante avesse preannunziato il voto favorevole, al momento della votazione, incredibilmente, ha deciso di abbandonare l’aula. La responsabilità dei consiglieri rimasti fra i banchi ha consentito tuttavia, all’intero consiglio, di scrivere una pagina importante per la cittadinanza”.

La delibera di Consiglio sembra mettere finalmente ordine in un settore in cui, secondo quanto riportato proprio durante la seduta consiliare, poteva succedere che parte dell’acquisto di un appartamento avvenisse in maniera non tracciata.

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