Mancano 460mila euro per il personale. Gara rifiuti AroTa2 sospesa

È stata sospesa, temporaneamente, la gara per il nuovo servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana di Martina Franca e dell’Aro Taranto 2, perché mancherebbero quasi cinquecentomila euro per il personale. A riportare la notizia è il Quotidiano di Puglia.

Nel pezzo, scritto da Michele Lillo, si fa riferimento ad una determina del dirigente del settore, Giuseppe Mandina, nella quale si può leggere: “All’interno del progetto dei servizi, come costo annuo del personale, la stazione appaltante ha dichiarato un importo pari a euro 9.353.197,069. Osservando le nuove tabelle retributive, in vigore da marzo 2024, si evince un costo annuo del personale pari ad euro 9.814.002,00. Risulta quindi esserci una differenza di circa 460.804,93 euro all’anno”. Una ditta che avrebbe voluto partecipare alla gara ha infatti inviato una comunicazione definita di precontenzioso, nella quale dava notizia che i costi del personale non erano sufficienti, in base alle nuove tabelle ministeriali”.

Nella determina il dirigente del Comune risponde: “Il progetto dei servizi con i relativi costi, è stato elaborato utilizzando le tabelle del costo orario allegate al Ccnl di riferimento vigente al momento dell’elaborazione e pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prive degli aggiornamenti pubblicati con Decreto direttoriale 14 del 19 marzo 2024. La stessa approvazione del predetto progetto dei servizi è intervenuta precedentemente alla pubblicazione delle tabelle orarie aggiornate. Lo stesso dicasi per la determina a contrarre”. Quindi: “L’aumento del costo del personale impiegato, derivante dal periodico rinnovo dei contratti collettivi di lavoro applicabili al settore, non dovrebbe essere considerato un evento imprevedibile ma una normale evenienza di cui l’imprenditore dovrebbe sempre tenere conto nel calcolo della convenienza economica dell’offerta presentata in gara”, mentre “è irrilevante la circostanza che per il calcolo progettuale del costo del lavoro la stazione appaltante abbia fatto riferimento ai parametri (per altro precedente) Ccnl poiché la verifica di congruità si proietta anche sulla fase di esecuzione del contratto (mentre i dati utilizzati per la predisposizione del bando di gara e per il calcolo dell’importo a base di gara hanno il solo scopo di effettuare una stima minima del costo del lavoro del contratto da affidare”.

Che ci sarebbero stati problemi riguardo l’aumento dei costi era prevedibile e non è chiaro come andrà a finire la vicenda. Già a giugno dell’anno scorso la Cgil aveva provato ad accendere i riflettori sull’aumento dei costi, soprattutto in considerazione della volontà politica di estendere il porta a porta nel vastissimo agro di Martina Franca, fortemente voluto dall’assessora Pasqualina Castronuovo e dal sindaco Palmisano. “Si estende il servizio, ma si lascia a quegli stessi lavoratori l’onere di subirne gli effetti. Infatti il taglio sulle giornate di raccolta di alcune frazioni di differenziata in città causerebbero immediatamente due effetti: un disservizio per la cittadinanza e una mole di lavoro maggiore per gli operatori del servizio che dovrebbero raggiungere anche tratturi impervi e allo stesso tempo caricarsi pesi maggiori nei giorni di conferimento” scriveva un anno fa Cosimo Sardelli, segretario generale della Fp Cgil di Taranto.

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