Turismo. Cosa dicono davvero i dati della Valle d’Itria

Turismo, presenze, arrivi, le piazze, gli eventi, agosto, l’estate. La Valle d’Itria è ormai una destinazione turistica riconosciuta e apprezzata e gli arrivi e le presenze sono sempre in aumento. Se il turismo deve essere il nuovo asset del territorio, i dati relativi all’economia non sembrano mostrare che questa mutazione sia arrivata alle imprese ma i dati ci dicono che gli arrivi e le presenze turistiche sono sempre più in aumento, con risultati alterni per i sei comuni della Valle d’Itria ma diminuiscono le presenze medie per turista. Arrivano cioè più persone ma dormono meno giorni.

I paesi trainanti sono ovviamente Ostuni e Alberobello, che possono vantare il primo un mare meraviglioso e il secondo una conformazione urbana unica la mondo, entrambi capitali naturali che sono stati sfruttati in termini di promozione. Alberobello è regina per gli arrivi, mentre Ostuni per le presenze. Nel 2017 (ultimi dati disponibili), Alberobello ha registrato oltre 116.000 arrivi, mentre Ostuni ben 400.000 presenze (la differenza tra arrivi e presenze è presto detta: i primi rappresentano il numero dei turisti che arrivano, i secondi le notti totali di permanenza).

Abbiamo però provato a capire quanto costa ai cittadini far arrivare i turisti sul territorio e per farlo ci siamo affidati ai dati dei bilanci comunali pubblicati su Openbilanci. Il calcolo è, ovviamente, arbitrario, ma è comunque indicativo delle politiche attive per il turismo locale, che differiscono comune per comune.

Qui sotto la tabella con gli arrivi dal 2012 al 2017.

ARRIVI

ARRIVI 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Alberobello 92.525 99.180 97.332 100.989 106.555 116.123
Locorotondo 4.406 6.466 7.023 8.306 9.313 10.081
Ceglie Messapica 10.772 6.921 9.725 5.450 8.963 6.161
Cisternino 14.494 13.992 13.758 14.862 16.501 16.503
Ostuni 77.312 87.268 89.488 91.796 95.340 98.998
Martina Franca 33.938 32.573 34.844 39.738 43.831 43.368

 

INCREMENTO 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2012/2017
Alberobello 7% -2% 4% 6% 9% 26%
Locorotondo 47% 9% 18% 12% 8% 129%
Ceglie Messapica -36% 41% -44% 64% -31% -43%
Cisternino -3% -2% 8% 11% 0% 14%
Ostuni 13% 3% 3% 4% 4% 28%
Martina Franca -4% 7% 14% 10% -1% 28%

 

Come si evince dal grafico, a parte Ceglie Messapica che perde clamorosamente nonostante stesse facendo bene, tutti i comuni crescono. In termini assoluti è Alberobello il comune che registra il maggior incremento, ma in termini percentuali è Locorotondo che nel giro di cinque anni più che raddoppia il numero degli arrivi.

Qui sotto i dati relativi alle presenze:

PRESENZE

2012 2013 2014 2015 2016 2017
Alberobello 167.555 205.455 182.832 197.712 206.231 254.898
Locorotondo 10.813 20.790 20.374 25.273 28.339 39.431
Ceglie Messapica 21.808 16.020 22.318 13.764 24.648 16.193
Cisternino 38.765 42.500 44.002 43.989 52.625 50.406
Ostuni 405.801 402.784 401.484 403.200 395.106 400.777
Martina Franca 91.917 90.097 96.456 101.495 111.324 114.450

 

INCREMENTO 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2012/2017
Alberobello 23% -11% 8% 4% 24% 52%
Locorotondo 92% -2% 24% 12% 39% 265%
Ceglie Messapica -27% 39% -38% 79% -34% -26%
Cisternino 10% 4% 0% 20% -4% 30%
Ostuni -1% 0% 0% -2% 1% -1%
Martina Franca -2% 7% 5% 10% 3% 25%

 

I dati dimostrano che a parte Ceglie Messapica, che dopo un exploit di un paio d’anni ha visto calare arrivi e presenze, è Ostuni a perdere inesorabilmente terreno, perdendo terreno anno dopo anno. Anche in questo caso è Locorotondo a crescere, quadruplicando le presenze. Il dato va però confrontato con le notti medie di permanenza, che si può vedere nella tabella e nel grafico qui sotto:

 

2012 2013 2014 2015 2016 2017
Alberobello 1,8 2,1 1,9 2,0 1,9 2,2
Locorotondo 2,5 3,2 2,9 3,0 3,0 3,9
Ceglie Messapica 2,0 2,3 2,3 2,5 2,7 2,6
Cisternino 2,7 3,0 3,2 3,0 3,2 3,1
Ostuni 5,2 4,6 4,5 4,4 4,1 4,0
Martina Franca 2,7 2,8 2,8 2,6 2,5 2,6

 

 

Aumentano le notti per turista a Locorotondo e ad Alberobello, ma diminuiscono negli altri comuni. Ostuni è il comune che subisce la peggiore diminuzione.

INVESTIMENTI DEI COMUNI PER FUNZIONE TURISMO

Il sito Openbilanci ci fornisce i dati relativi alla spesa dei Comuni per i diversi settori, divisa per il numero di abitanti. Qui sotto si può vedere quanto investono davvero i Comuni della Valle d’Itria per la funzione turismo, a cittadino. I dati sono espressi in euro. Ostuni è il comune che investe di più: nel 2014 ben 17 euro ad abitante, a fronte dello zero di Ceglie o dei cinque di Martina Franca.

2011 2012 2013 2014
Alberobello 7 6 5 10
Locorotondo 5 13 10 11
Ceglie Messapica 0 1 0
Cisternino 4 3 4 6
Ostuni 15 14 13 17
Martina Franca 2 2 3 5

Se moltiplichiamo la spesa procapite per i cittadini, secondo le tabelle ISTAT, possiamo avere un’idea della spesa complessiva dei Comuni per la funzione turismo per gli anni indicati.

2011 2012 2013 2014
Alberobello  € 76.328  € 65.316  € 54.430  € 107.600
Locorotondo  € 70.840  € 185.354  € 142.570  € 156.915
Ceglie Messapica  € –  € 20.032  € –
Cisternino  € 46.856  € 35.034  € 46.808  € 70.068
Ostuni  € 476.700  € 443.926  € 412.230  € 536.741
Martina Franca  € 97.968  € 97.916  € 148.287  € 246.110

 

Se dovessimo immaginare il costo sostenuto dal Comune per ogni turista arrivato, potremmo dividere la somma investita per la funzione turismo dell’anno precedente con il numero degli arrivi dell’anno successivo. Ovviamente è un calcolo assolutamente arbitrario che non tiene conto delle motivazioni delle scelte di arrivo (ad esempio il pernotto a Martina Franca per il Locus) e di investimenti di contesto che direttamente o indirettamente influenzano le scelte dei turisti: investimenti regionali, comunicazione commerciale delle strutture ricettive o degli eventi, il passaparola… Il ROI turistico così come abbiamo provato a fare può però essere indicativo rispetto però alle varie issue politiche di questo o di quell’amministratore, che prova a mettere il cappello sul successo delle proprie politiche. Quello che emerge dall’analisi del ROI turistico è che Locorotondo ha effettivamente speso molto più rispetto agli altri per turista, ma la scelta sembra essere stata vincente se andiamo a guardare i dati che abbiamo diffuso prima.

Costo effettivo del turista 2011 2012 2013 2014
Alberobello  € 0,82  € 0,66  € 0,56  € 1,07
Locorotondo  € 16,08  € 28,67  € 20,30  € 18,89
Ceglie Messapica  € –  € 2,89  € –  € –
Cisternino  € 3,23  € 2,50  € 3,40  € 4,71
Ostuni  € 6,17  € 5,09  € 4,61  € 5,85
Martina Franca  € 2,89  € 3,01  € 4,26  € 6,19

Come si può vedere i Comuni della Valle d’Itria investono cifre completamente diverse ottenendo risultati opposti. Ovviamente Locorotondo, per la legge dei grandi numeri, investendo di più ha risultati immediati migliori, ma bisognerà vedere a lungo termine e questo sarà determinato da quale politiche per l’accoglienza viene messa in atto. Il patto tra i giovani assessori al turismo tra i comuni della Valle potrebbero andare a mediare nelle spese ma soprattutto a condividere i risultati, ad esempio facendo in modo che le decine di migliaia di arrivi di Alberobello possano trasformarsi in presenze su Ceglie Messapica e viceversa.

Non bisogna però dimenticare che il turismo dei grandi numeri modifica il territorio, e mai positivamente. Per questo vale la pena soffermarsi sull’impatto del turismo in Valle d’Itria, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista ambientale. Ma questo lo faremo nei prossimi articoli.

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Commenti

2 risposte a “Turismo. Cosa dicono davvero i dati della Valle d’Itria”

  1. […] Leggi anche -> Turismo: cosa dicono davvero i dati della Valle d’Itria. […]

  2. […] Secondo i grafici qui sopra si può immediatamente mettere in evidenza come ci sia un picco di arrivi e presenze in agosto, ma che riguarda solo gli italiani. Gli stranieri preferiscono o i mesi primaverili o quelli autunnali. Inoltre sembra ci sia un maggior interesse per dicembre. Se si vuole fare un confronto coi dati, si può leggere questo nostro articolo di settembre 2018. […]

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