Giostre, calcio, Tradeco. Lunedì di fuoco

Sarà un lunedì di fuoco quello che è appena iniziato, per Palazzo Ducale e per Martina Franca. Oggi dovrebbero avere una svolta le vicende che da qualche giorno tengono banco sia politicamente che nelle discussioni in piazza e sui social network. Innanzitutto si saprà se la squadra del Martina deciderà o meno di firmare la convenzione approvata una settimana fa dal Consiglio comunale. Tutto fa pensare che l’accordo infine si troverà, anche perchè se è vero che Palazzo Ducale non ha intenzione di acquistare i betafence, ci sono cinquantamila eurini belli pronti nel nuovo bilancio che andrebbero a sostenere le spese per la messa in sicurezza del Tursi. La società avrebbe voluto che i cittadini si facessero carico dell’acquisto di queste strutture mobili, che avrebbero, secondo la maggioranza consiliare, bloccato un quartiere per almeno 24 ore ogni partita, quindi almeno 18 volte da settembre. Durante l’incontro l’amministrazione ha spiegato con calma e pazienza il proprio punto di vista e quelli di via Diaz l’hanno trovato ragionevole. Tanto rumore per nulla, quindi.

Altro giro, è il caso di dire, per la questione giostre. Se venerdì c’è stato un sopralluogo collettivo al Pergolo per i giostrai, pronti a montare eventualmente già da mercoledì, oggi ci dovrebbe essere l’ok definitivo. Ma c’è un problema: i giostrai montano se il Comune fa i lavori, mentre il Comune fa i lavori solo se i giostrai montano. La situazione sembra uno stallo alla messicana, ma a differenza dell’anno scorso, i giostrai sembrano considerare il fatto che perdere i possibili introiti di San Martino significa passare l’inverno con un lenzuolino leggero leggero. Meno male che a riscaldare cuori e animi ci siano gli Zero Assoluto, costati all’amministrazione ventimila euro, che suoneranno gratis in Piazza d’Angiò lunedì 6 luglio.

Finita la festa, toccherà pulire, ma agli operai Tradeco pagano lo stipendio in ordine alfabetico. Il 15 giugno scorso sono stati pagati gli stipendi fino alla M, e noi non vorremmo essere nei panni di chi si chiama Zizzi, o Zurlo… Dopo l’improvvisata sabato scorso al Museo delle Pianelle, gli operai si incontrano di nuovo alle 12, alla presenza di azienda, sindacati e probabilmente un rappresentante del Comune, per capire a che punto si è. La Tradeco viene regolarmente pagata, ma i soldi non vanno a pagare gli operai o la manutenzione dei mezzi. Basta dare un’occhiata veloce alle condizioni in cui girano tre ruote e camion, che sembra davvero l’esercito fascista italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Ruggine, buchi, gomme lisce e per sostenere i sedili dei bidoni di plastica. Senza sicurezza e senza stipendi, gli operai minacciano uno sciopero il 9 luglio prossimo.

Ad arricchire il menu di oggi, la Procura di Taranto dovrebbe esprimersi sul sequestro dell’Altoforno 2 dell’Ilva, dove accadde l’incidente di Alessandro Morricella, per il quale ha perso la vita.

 

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.